Il percorso Fiumara d’Arte è una delle nuove attrazioni turistiche siciliane; percorre panorami mozzafiato tra il Parco dei Nebrodi e quello delle Madonie, solitamente posti in secondo piano dai turisti che preferiscono le assolate spiagge.
Tutto comincia nel 1982 quando il collezionista d’arte Antonio Presti commissiona allo scultore Pietro Consagra la realizzazione di un’opera d’arte in ricordo del padre.
Da quel momento nascono una serie di idee che danno vita a ben 8 opere d’arte ubicate dove un tempo scorreva il fiume Tusa da cui prendono il nome.
Le Tappe della Fiumara d’Arte
Puoi percorrere l’itinerario come vuoi, puoi visitare tutte le tappe o solo alcune. Io ho scelto di visitarle tutte, eccoti il mio percorso a bordo di un’auto a noleggio Sicily Rent Car, una 500X per l’esattezza, davvero perfetta per questa gita fuori porta.
1° Tappa: La Materia Poteva Non Esserci

Come prima tappa, fedele alle vicende storiche ho visitato l’opera realizzata da Pietro Consagra, chiamata “La Materia Poteva Non Esserci”.
Si presenta come una scultura imponente e sinuosa, alta 18 metri e composta da due elementi apposti l’uno affianco all’altro, uno bianco e uno nero.
Un’opera non è solo da osservare, ma soprattutto da vivere. Attraversandola e cercando di coglierne il concetto ed il suo rapporto con l’ambiente.
2° Tappa: Energia Mediterranea
Prosegui lungo la provinciale 176 fino a Pettineo, nell’entroterra e devia poi in direzione Motta d’Affermo, imboccando un’articolata strada che si snoda per 5 chilometri; qui ti troverai di fronte a “Energia Mediterranea”.
Un’onda blu, creata dallo scultore Antonio Di Palma, che rievoca il legame col mare anche se ci troviamo nell’entroterra siciliano. Un’opera amata dai grandi gruppi per le foto divertenti che si possono realizzare.
3° Tappa: Piramide al 38° Parallelo
Percorri altri 5 chilometri verso il mare e ti troverai di fronte alla “Piramide al 38° Parallelo”. Una vera e propria scultura egizia che si erge come un faro verso il mare.
Opera dell’artista Maurizio Staccioli, che ha voluto rappresentare il rapporto dell’uomo con l’eterno e con l’effimerità della vita.
La piramide è un simbolo perfetto per esprimere questo concetto; la tomba faraonica da sempre lega l’umano con dimensioni ultraterrene che preservano la sua esistenza oltre la morte.
4° Tappa: Una Curva Gettata alle Spalle del Tempo
Prosegui in direzione Castel di Lucio per una decina di chilometri e ti troverai davanti ad una forma sinuosa in cemento armato posta nel bel mezzo di una curva.
Questa simboleggia il legame tra il vecchio ed il nuovo e la dicotomia tra tradizione e innovazione.
5° Tappa: Il labirinto di Arianna
Pochi chilometri appena verso l’entroterra e si arriva ad una delle opere sicuramente più apprezzate ed interattive di tutto il percorso: il “Labirinto di Arianna”.
Due alti bracci compongono l’ingresso ad un labirinto concentrico. Entrare nel dedalo vuole essere un’esperienza quasi spirituale, dove ci si affranca dal mondo al di fuori e si affronta un momento di riflessione interiore. Fino ad arrivare al centro dello stesso, dove è posta una lastra metallica ed un albero simbolo della vita stessa.
6° Tappa: il Muro della Vita
Seguendo la strada dal Labirinto di Arianna, la prima opera che si incontra è il “Muro della Vita”. Un antico muro di cemento, interamente rivestito in terracotta. Su di esso cinquanta artisti diversi hanno realizzato le loro opere personali per restituire dignità ad una struttura che fin a quel momento era stata anonima.
7° Tappa: Stanza di Barca d’Oro
E’ l’unica opera che non si può visitare per volontà stessa dell’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa. Si tratta di una stanza racchiusa nella terra, dove una barca capovolta e rivestita d’oro è la protagonista.
L’autore ha deciso di sigillarla per far sì che sia la memoria ad averne il ricordo…
Una motivazione davvero unica sulla quale riflettere.
8° Tappa: Monumento per un Poeta Morto
Una delle opere più visitate della Fiumara d’Arte è la “Finestra sul mare”, siamo quasi al punto di partenza del percorso che si chiude ad anello.
Possiamo qui fermarci ad ammirare e riflettere su tutto ciò che abbiamo visitato guardando il “Monumento” di Tano Festa.
Volgere uno sguardo verso l’infinità del mare è un momento che ci riporta alla consapevolezza del nostro essere piccoli dinnanzi al mondo intero, ma che ci dona una grande speranza per la bellezza immensa del creato.
Un incredibile viaggio tra arte e natura che ti lascerà senza fiato, di fronte alle opere di Fiumara d’Arte: questo è ciò che ti aspetta!
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