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La Baia di Tindari, dal Santuario della Madonna Nera al golfo di Patti

Ciao sono Claudia,

 

per la giornata mondiale dell’amicizia ho deciso di noleggiare un’auto da Sicily Rent Car e di recarmi a Tindari, uno dei miei luoghi preferiti in Sicilia perfetto per trascorrere un weekend tra besties.

Tindari: cenni storici

Tindari, amena località nel golfo di Patti situata all’interno dell’omonimo comune in provincia di Messina. Fondata nel 396 a.C. da mercenari siracusani della guerra contro Cartagine per volere di Dionisio di Siracusa, l’antica città di Tindari deve il suo nome a Tindaro re di Sparta.

 

Da allora la sua storia è stata un susseguirsi di racconti, miti e leggende che hanno lasciato una traccia indelebile nell’immaginario popolare. Base navale prima dei cartaginesi, poi dei romani, conquistata dai bizantini e distrutta dagli arabi, è nota per un’epica battaglia navale – la battaglia di Tindari – e per le parole che le dedicò Cicerone nelle Verrine, ma soprattutto per la presenza di una Madonna Nera ancora venerata presso il santuario che ne occupa il vertice dell’antica acropoli.

Cosa vedere a Tindari

Il Santuario della Madonna Nera

Da non perdere il santuario di Tindari, posizionato in luogo altamente suggestivo, al culmine di un promontorio a strapiombo sul mare. Anticamente qui sorgeva l’acropoli della città. Oggi, il simbolo del santuario è la statua della Madonna Nera, tutta realizzata in legno di cedro, tipico esempio di arte africana e orientale, la Madonna è raffigurata come una Regina con in braccio Gesù Bambino. E nella base della statua una citazione del Cantico dei Cantici “Nigra sum sed formosa”, sono bruna, ma bella.

 

L’Area Archeologica e il Teatro Greco

 

Teatro di Tindari

 

L’area archeologica di Tindari racchiude i resti dell’antica città: mosaici, sculture, oltre a oggetti e ceramiche conservati in parte presso il museo locale e in parte al museo di Palermo. Bellissimo il teatro greco di Tindari, di sicuro il monumento antico simbolo della città. Risale al IV secolo a. C. e fu costruito dai greci anche se più avanti nei secoli i romani rimaneggiarono la struttura per trasformarla in anfiteatro per i giochi dei gladiatori.

 

Il teatro di Tindari venne costruito sfruttando la conformazione della collina ed era in grado di contenere 3 mila spettatori. Quando intervennero i romani costruirono un portico in laterizio e adattarono l’orchestra ad arena per i giochi.

 

La Spiaggia di Marinello

 

Tindari Souvenirs

 

Ma anche la natura è capace di regalare emozioni a Tindari. Sotto il promontorio c’è una lingua di sabbia che racchiude diversi specchi d’acqua. L’assetto della sabbia muta a seconda dell’azione delle mareggiate e altera in continuazione l’aspetto della spiaggia, nota come spiaggia di Marinello, sulla quale circolano da secoli, antiche leggende.

 

Nella spiaggia c’è anche una grotta, la Grotta di Donna Villa, che, sempre secondo un’antica leggenda, è popolata da una maga che adescava i marinai con il proprio canto per poi mangiarseli. I fori alle pareti, sono gli affondi delle dita della maga, infuriata quando i marinai riuscivano a fuggire.

 

Un weekend da trascorrere tra relax e leggende ti aspetta!

 

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