I suoi fondali consentono sia di praticare snorkeling sia diving e regalano emozioni non soltanto a chi si immerge per la prima volta, ma anche ai veterani e agli esperti di immersioni subacquee.
Durante un’attività di diving a Scopello, attraverso insenature e corridoi, per grotte e calette, si rimane ammaliati dal fascino dei suoi fondali. Adagiato nel golfo di cala azzurra, si può ammirare il Relitto del Capua: una grande imbarcazione da carico inglese, naufragata durante il secondo conflitto mondiale. Non appena ci si immerge si può già ammirare la sua sagoma imponente. Si possono visionare alcune aree interne della nave in piacevole compagnia di stelle marine, murene, aragoste e granchi.
Tra i siti di maggiore interesse naturalistico e archeologico si collocano anche la Grotta sommersa di Ficarella, la Grotta dei Gamberi, i Faraglioni, il Museo Sommerso, la Parete dell’Impisu e l’Orlo di Cala Berretta.
Il mondo sottomarino di Castellammare del Golfo attrae gli appassionati di diving per la varietà di flora e fauna marina che ospita e per i tanti siti da scoprire: una combinazione di reperti storici, di forme e colori naturali, dove sembra che il tempo si sia fermato e la mano dell’uomo non vi sia ancora arrivata.
I caleidoscopici pesci di Scopello
Durante un’immersione subacquea nei fondali di Scopello, dalla costa lunga circa 7 km, si possono incontrare i pesci più colorati e interessanti di tutto il Mar Mediterraneo. Cernie, razze, scorfani e saraghi sono gli inquilini del Relitto del Kent, un’imbarcazione turca affondata alla fine degli anni ’70, più comunemente conosciuta come la nave dei corani in virtù delle migliaia di copie del Corano conservate nella sua stiva. Nelle stagioni meno calde è possibile avvistare capodogli e balene. Durante le tue immersioni potresti trovarti a distanza ravvicinata di pesci pelagici e fotografare, all’interno delle grotte, dei Parapandoli, simpaticissimi gamberi a strisce rosse e bianche.
Il museo sommerso di Scopello e i reperti archeologici
Un’inestimabile raccolta di frammenti di anfore, cocci e reperti archeologici, risalenti ai diversi periodi di dominazione straniera in Sicilia, a cui far visita durante un’immersione subacquea. Evidenti sono le caratteristiche dei reperti conservati che evidenziano l’influenza della cultura greca, araba e spagnola. Situato nei pressi dei Faraglioni di Scopello, c’è un punto strategico e di grande interesse. Qui sono custoditi due dei reperti più importanti di questo museo: una macina e un’ancora a tre fori in pietra.
Date le difficoltà per raggiungere e visionare il sito, è consentita l’immersione solo ai possessori di brevetto subacqueo di base e in presenza di una guida locale autorizzata.
La vegetazione marina di Scopello
Amati e visitati dai sub di tutto il mondo, i fondali di Scopello ospitano una ricca e variegata flora marina.
È comune incontrare rigogliosi ventagli di gorgonie rosse, presente in quantità copiose nell’habitat mediterraneo. Tipiche dei fondali rocciosi della costa occidentale siciliana sono le ramificazioni gialle della Gerardia Savaglia, comunemente conosciuta come il corallo nero.
Un’esperienza indescrivibile di diving a cui non si può assolutamente rinunciare è la visita alla Grotta dei Gamberi, al cui ingresso vi è una parete rocciosa abitata da migliaia di spirografi, sottili e morbidi tubicini lunghi 40 cm circa; e la presenza della ascidia cristallo, incantevole per il suo colore splendente, e le spugne arancioni di mare.
Colonie di piccole margherite di mare, le cosiddette Parazoanthus, strutture coralligene e spugne colorano di giallo, arancio e rosso i fondali di Scopello.
Tra gli anemoni trovano riparo molluschi, granchi e gamberetti dai colori vivaci e intensi.